Todi - Archivio Storico,  albero genealogico famigliaZoccoli 

Cenni storici

La presenza a Todi della famiglia Zoccoli (de Zoccolis, gen Cioccoli), è attestata fin dal XIV° secolo. Lo stemma  è rappresentato da emblema con elmo, leone rampante e linguato in campo azzurro, sormontato da un'aquila e una stella d'oro a sei punte. Come documentato nell'Archivio Storico Comunale di Todi, fino al XIX° secolo, erano iscritti ai ruoli come possidenti e pagavano tributi  per alcuni terreni e  un mulino presso le frazione di Montenero, Monte Molino e Cecanibbi. Nel XVIII° secolo m° Giacomo Zoccoli dirigeva una fiorente attività per la lavorazione della pietra arenaria, tra i lavori svolti, la  pavimentazione di Piazza del Popolo,di alcune strade cittadine e la ristrutturazione di mulini ad acqua. Nel  XVII°sec. Lucio, figlio di Matteo di Serafino Zoccoli, trascritto in un atto pubblico come Lucius fil. Mathei di Seraphinus, da il via ad un nuovo ramo famigliare, infatti i suoi discendenti, da quel momento manterranno il cognome Serafini perdendo il patronimico de Zoccoli .

La Bottega

L'avvio dell'attività di restauro si deve a Leone Zoccoli,nato a Todi nel  1888, che dopo aver compiuto gli studi primari ed imparato l'arte dell'intaglio  e del disegno presso lo studio del grande maestro Filippo Morigi, si trasferisce a Perugia in via della Cupa dove aprira' la prima bottega. All' età di 20 anni, riconosciuta la sua bravura, fu ingaggiato da un grande antiquario romano per restaurare  gli arredi dello studio privato di Edoardo VII° nel  palazzo di Lord Leicester, ora museo pubblico, quindi si trasferì in Inghilterra dove rimase per circa tre anni. Tornato in Italia si ristabilisce a Todi dove apre la nuova bottega. Oltre al restauro,  realizzò  eccellenti arredi  in stile rinascimentale, ornati da pregevoli apparati ad intaglio e preziosi intarsi, mobili in stile gotico ed eleganti salotti settecenteschi per una clientela di alto livello, inoltre produsse una serie di importanti cassoni nuziali intagliati  nello stile del rinascimento fiorentino per conto di grandi antiquari ed arredatori. Durante il periodo inglese entrò in contatto con alcuni militanti anarchici fuoriusciti dall'Italia ed abbraccio le idee libertarie. Al rientro in Italia divenne un dirigente del movimento anarchico umbro e si oppose con vigore alla nascita del fascismo con attivita' di propaganda e resistenza che gli costarono persecuzioni fisiche e morali ed in fine il carcere.
 

Nel dopoguerra, dopo la prematura morte di Leone, l'attività continuo' con i figli: Oreste, che dal padre aveva ereditato maestria e genialità nell'arte dell'intaglio e della pittura, ed Ernesto, più incline all'ebanisteria e al restauro. La produzione di mobili in stile rinascimentale e l'attività di restauro e antiquariato proseguì in società con la notissima bottega tuderte di Romolo Valentini, specializzata nel reperimento di arredi antichi del '400 e del '500, maioliche,dipinti antichi e bronzi. Da questa bottega passarono veri gioielli d'arte tanto che Todi divenne una delle mete fisse per collezionisti ed antiquari di fama internazionale. Negli anni '50 i fratelli Zoccoli si onorano dell'amicizia con Rodolfo Siviero, intellettuale e storico dell'arte, agente segreto dell'E.I. e poi Partigiano che operò nella Resistenza come capo di una formazione che aveva il compito di proteggere il patrimonio artistico nazionale. Nominato successivamente Ministro plenipotenziario delegato dal governo al recupero delle opere d'arte trafugate dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, Siviero frequenta la bottega per lunghi anni fino alla sua scomparsa, prima come cliente poi come amico di famiglia..  

Nel 1966, i F.lli Zoccoli fanno parte del Club degli Espositori della prestigiosa Mostra mercato internazionale dell'Antiquariato di Palazzo Strozzi a Firenze e nel 1969 furono tra gli ideatori e soci fondatori della 1° Mostra Nazionale dell' Antiquariato di Todi, divenuta nel tempo una delle piu' prestigiose a livello internazionale. Negli anni '70, sulla scia del crescente benessere economico, venne fondata la LAMAT, una piccola industria artigiana che aveva come attività la produzione di arredi in stile e il restauro. L'azienda aveva undici dipendenti tra i migliori artigiani tuderti e la sede era in uno stabilimento attrezzato con macchinari moderni dove rimaneva però come presupposto, l'alta qualità della produzione artigianale. Poi i tempi ed i gusti cambiarono, così cominciò il lento declino, gli artigiani mancarono lo sviluppo e del gloriosa tradizione del mobile rinascimentale tuderte rimasero solo ricordi. Tuttavia rimaneva il nome e l'attività di restauro e subito dopo la chiusura del piccolo stabilimento, la bottega riaprì  in un grande spazio nel centro storico di Todi. 

L'attuale  gestione è diretta da Enzo Zoccoli, diplomato nel 1973 al primo corso di restauro dei dipinti a Spoleto e socio fondatore della Coobec (una delle più importanti esperienze imprenditoriali  nel settore del restauro in campo internazionale), esperto nel restauro di dipinti antichi ed affreschi, e dal fratello Carlo, formato nel  primo Corso sperimentale per il Restauro dei materiali lignei tenuto dall'ICR a Todi. Cosi' l'attività, tra tradizione e innovazione, prosegue ancora oggi dopo oltre 100 anni. Ora la Bottega Zoccoli rappresenta un punto di riferimento per appassionati e collezionisti italiani e stranieri, uno spazio aperto sempre aperto frequentato non solo per motivi di lavoro, ma anche per conversare d'arte, ascoltare musica o per assistere i restauratori all' opera.


Leone Zoccoli, letto in stile gotico-rinascimentale

Leone Zoccoli, 1912,, riproduzione di un cassone nuziale

Arredi in stile realizzati da Leone Zoccoli

1905, la bottega di Leone Zoccoli  in Inghilterra 

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